
Halloween è solo un gioco o nasconde un legame con il diavolo e il mondo dell’occulto?
- Redazione

- 31 ott
- Tempo di lettura: 3 min

Halloween: festa del diavolo o tradizione popolare?
Ogni anno, la notte del 31 ottobre, il mondo occidentale si riempie di zucche illuminate, maschere spaventose e bambini che bussano alle porte chiedendo “dolcetto o scherzetto”. Ma dietro la superficie festosa, molti si chiedono: Halloween è solo un gioco o nasconde un legame con il diavolo e il mondo dell’occulto?
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🌑 Origini antiche: tra Celti e cristianesimo
Le radici di Halloween affondano nell’antica festa celtica di Samhain, celebrata più di duemila anni fa tra Irlanda e Scozia.
Samhain segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno: secondo la tradizione, nella notte tra il 31 ottobre e il 1º novembre il confine tra mondo dei vivi e dei morti si assottigliava, permettendo agli spiriti di tornare sulla terra.
Quando, nel Medioevo, il cristianesimo si diffuse in Europa, la Chiesa istituì la festa di Ognissanti (All Hallows’ Day) il 1º novembre e la Commemorazione dei Defunti il 2 novembre. La notte precedente — All Hallows’ Eve — divenne col tempo Halloween.
Questa “cristianizzazione” cercava di sostituire le antiche usanze pagane, ma molti simboli e riti popolari rimasero vivi nella cultura contadina.
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😈 Perché qualcuno la chiama “festa del diavolo”
Nel corso dei secoli, alcune correnti religiose e moraliste hanno visto in Halloween una celebrazione del male e dell’occulto.
Le principali accuse si fondano su tre aspetti:
1. Simbolismo macabro – scheletri, streghe, fantasmi e demoni evocano la morte e le forze oscure.
2. Riti neopagani – in certi ambienti esoterici moderni, il 31 ottobre viene effettivamente celebrato come momento di potenza magica.
3. Influenza satanista – alcune sette sataniche scelgono proprio questa data per rituali o profanazioni, alimentando la credenza che Halloween sia “la notte del diavolo”.
Tuttavia, va ricordato che questi gruppi sono minoritari e non rappresentano la realtà della festa popolare, oggi vissuta da milioni di famiglie in chiave ludica e commerciale.
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🕯️ La posizione della Chiesa cattolica
La Chiesa cattolica non ha mai riconosciuto Halloween come festa cristiana e, anzi, invita i fedeli alla prudenza.
Molti sacerdoti la definiscono una “festa ambigua”, perché tende a banalizzare temi come la morte, il peccato e il male, elementi che nella tradizione cristiana vanno invece affrontati con rispetto e speranza.
Negli ultimi anni, in diverse diocesi italiane, sono state promosse iniziative alternative come le “Holyween”, veglie di preghiera e feste della luce dedicate ai santi, per ricordare che la vera celebrazione è quella di Ognissanti, non dell’oscurità.
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🧛 La dimensione culturale e commerciale
Oggi Halloween è soprattutto un fenomeno culturale e mediatico, importato dagli Stati Uniti e reso globale da film, serie TV e pubblicità.
La zucca intagliata (Jack O’Lantern) è diventata un simbolo universale di allegria e mistero, più che di occultismo.
Molte famiglie, anche in Italia, vivono la serata come un gioco innocente, occasione di travestimento e condivisione.
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⚖️ Tra demonizzazione e banalizzazione
Come spesso accade, la verità sta nel mezzo:
• Halloween non è una festa satanica in sé, ma nasce da antichi riti pagani legati al ciclo della natura e ai morti.
• Tuttavia, alcuni suoi simboli possono essere strumentalizzati da chi cerca di glorificare il male o di ridicolizzare la fede.
• Per questo, molti educatori e parroci consigliano ai genitori di spiegare ai bambini il significato delle ricorrenze, distinguendo il folklore dalla spiritualità.
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✝️ Conclusione
Halloween può essere un’occasione di divertimento o di riflessione, a seconda di come la si vive.
Se vissuta con consapevolezza, non è “la festa del diavolo”, ma un’eredità di antiche tradizioni che l’uomo moderno ha trasformato in gioco.
Come ogni simbolo, anche questa notte può esprimere paura o speranza, oscurità o luce: dipende da ciò che scegliamo di metterci dentro.




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