Gianluca Soncin: Chi è’ l’uomo che ha ucciso la povera Pamela

Gianluca Soncin: chi è l’uomo al centro della tragedia

Cenni biografici e precedenti

• Età e origine: Gianluca Soncin ha 52 anni, originario di Biella, residente a Cervia.

• Attività: viene descritto come imprenditore.

• Precedenti legali:

1. Nel passato ha avuto problemi con la legge: è stato coinvolto, circa 15 anni fa, in un’indagine della Guardia di Finanza di Palermo per un presunto giro di società “cartiere” che importavano auto di lusso dalla Germania con false fatturazioni per evadere l’IVA.

2. Non si registrano denunce ufficiali a carico di Pamela Genini nei confronti di Soncin prima della sera dell’omicidio, ma ci sono testimonianze che negli ultimi mesi la relazione fosse segnata da episodi di violenza, atti persecutori, minacce, isolamento.

La relazione con Pamela Genini

• Erano legati da circa un anno.

• La relazione avrebbe mostrato fin dall’inizio segnali di sofferenza: Pamela, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era stata isolata, controllata dal punto di vista delle amicizie, minacciata.

• Pamela aveva deciso di chiudere la relazione. In particolare, pare che volesse trasferirsi dai genitori nella bergamasca, ma avrebbe desistito per paura delle ripercussioni legate alle minacce di Soncin.

Il fatto

• È accusato di aver ucciso Pamela la sera del 14 ottobre 2025 nel loro appartamento a Milano, nel quartiere Gorla.

• Aveva con sé un coltello da caccia, che è stato utilizzato per l’omicidio.

• Dopo il delitto, Soncin avrebbe tentato il suicidio; è stato portato in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita.

Comportamento durante l’interrogatorio

• Durante l’interrogatorio in ospedale con la magistratura, Soncin è apparso “freddo e distaccato”.

• Ha scelto di non rispondere a molte domande.

Contestazioni giudiziarie

• È accusato di premeditazione: l’idea è che avesse intenzione di fare del male a Pamela già prima dell’atto, dato che si sarebbe presentato presso il suo luogo di residenza con il coltello.

• Altre accuse includono atti persecutori / stalking, per i comportamenti ripetuti di minaccia, controllo e isolamento

Riflessioni e dubbi

• Il profilo che emerge è quello di una persona con comportamenti violenti, che non ha permesso alla compagna di sottrarsi al suo controllo.

• La mancanza di denunce formali precedenti non significa assenza di segnali: la paura delle vittime, il silenzio sociale, il timore di non essere credute o delle ritorsioni sono tutti fattori che complicano la disponibilità a chiedere aiuto.

• Il fatto che Soncin abbia agito con un’arma da taglio, che fosse preparato (portandosi l’arma), modela un quadro inquietante: il passaggio da minacce e violenza psicologica ad azione estrema.

Redazione