“Sabrina vs Evelina: è guerra nella casa di Sgarbi!”

Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e personaggio pubblico, si trova al centro di una controversia familiare che combina temi di salute, patrimonio e potere decisionale. La figura di Sabrina Colle, sua compagna da lungo tempo, è al centro del dibattito: lei afferma di essersi interamente dedicata a lui, mentre la figlia di Sgarbi, Evelina, avanza accuse forti e chiede un amministratore di sostegno.

La posizione di Evelina

Evelina Sgarbi ha chiesto formalmente al Tribunale civile di Roma la nomina di un amministratore di sostegno per il padre. Secondo la giovane, le condizioni di Sgarbi sarebbero preoccupanti: parla di un precedente ricovero per una grave depressione e denuncia una forma di “esclusione” dalla vita del padre. 

In un’intervista, Evelina afferma di non avere un buon rapporto con Sabrina Colle. Secondo lei, non esiste un vero legame affettivo tra loro e nessuna fiducia consolidata:

“Non mi è mai piaciuta … C’è sempre stata un’antipatia nei suoi confronti in partenza” 

Inoltre, Evelina suggerisce che Colle avrebbe influenzato alcune decisioni del padre, tra cui un trasferimento a Lugano. 

La risposta di Sabrina Colle

Sabrina Colle ha rotto il silenzio con una lettera pubblica indirizzata alla giornalista Patrizia Groppelli, poi letta in tv. 

Nella lettera, Colle respinge con forza le accuse di sfruttamento o interesse economico. Si definisce come una persona che si è “dedicata totalmente” a Sgarbi, senza chiedere compensi:

• Ha curato ogni aspetto della sua vita quotidiana, dalla sua alimentazione al supporto psicologico. 

• Sostiene che nessun’altra persona avrebbe potuto assumersi una responsabilità simile: “nessuna altra persona a questo mondo … sarebbe stata in grado di dedicarsi totalmente ad assistere Vittorio” in tutte le sue necessità. 

• Difende il suo amore come qualcosa di “abnegazione totale”: per lei amare significa sacrificare anche la “dimensione sociale” della propria vita per il bene dell’altro. 

Colle afferma che le calunnie nei suoi confronti le causano dolore, ma dichiara che farà ricorso alla legge per tutelare la sua reputazione. 

La salute di Sgarbi e il matrimonio

Da parte sua, Sgarbi ha parlato di un momento difficile segnato da una “forte sindrome depressiva” e un ricovero al Policlinico Gemelli.  Colle afferma che il suo sostegno è stato cruciale: secondo lei, la sua presenza è stata “la medicina” che lo ha aiutato a risollevarsi. 

In un comunicato, Sgarbi ha annunciato che lui e Sabrina Colle hanno intenzione di sposarsi “appena possibile”.  Questo annuncio ha alimentato ulteriori polemiche, perché entra nel dibattito anche il tema dell’eredità e delle decisioni patrimoniali.

Il punto di vista legale e morale

• Da parte di Evelina, la richiesta di un amministratore di sostegno non è motivata da un desiderio di eredità, ma dalla preoccupazione per la salute mentale del padre. Il suo avvocato ha dichiarato che l’obiettivo è “vedere chiaro” e garantire che Sgarbi riceva l’assistenza adeguata. 

• Da parte di Colle, non c’è intenzione di guadagno materiale: la sua è una dedizione che, secondo lei, va al di là di qualsiasi interesse economico.

Le potenziali conseguenze

1. Familiari: Il conflitto tra Evelina e Colle potrebbe rendere complessa la dinamica familiare a lungo termine, specialmente se Sgarbi dovesse effettivamente sposare la sua compagna.

2. Legali: Se verrà nominato un amministratore di sostegno, potrebbe cambiare chi prende le decisioni per Sgarbi — e questo potrebbe avere ripercussioni su come vengono gestiti i suoi affari.

3. Mediatiche: Essendo tutti i protagonisti figure pubbliche, la vicenda ha un forte impatto mediatico — e questo alimenta anche dibattiti su salute mentale, diritti dei familiari e responsabilità delle relazioni sentimentali.

Conclusione

La vicenda tra Sabrina Colle, Vittorio Sgarbi e la figlia Evelina è un mix complesso di amore, dedizione, sospetti e tutela legale. Mentre Colle manifesta un impegno totale per il benessere di Sgarbi, Evelina alza il livello di guardia per garantire che le condizioni del padre siano realmente adeguate. In mezzo, la salute del critico d’arte diventa il punto cruciale di una disputa che non è solo familiare ma anche pubblica.

Redazione