
ROCCO CASALINO, L’ADDIO (O “ALTRO”?) AL MOVIMENTO 5 STELLE
- Redazione

- 6 nov
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Rocco Casalino, figura storica del Movimento 5 Stelle (M5S) e già portavoce dei governi guidati da Giuseppe Conte, si trova al centro di una frattura importante con il partito che lo aveva visto protagonista. 
Nel luglio 2022, il gruppo parlamentare della Camera del M5S ha deciso di non rinnovare il contratto di consulenza a Casalino, una mossa che ha segnato una significativa cesura tra l’ex “spin-doctor” e l’organizzazione. 
I fatti chiave
• Il 15 luglio 2022 è stata inviata a Casalino una mail ufficiale che recitava: “Il Suo contratto scade e non è più richiesta alcuna prestazione da parte Sua.” 
• Fonti interne al partito parlano di un conflitto tra Casalino e il capogruppo alla Camera Davide Crippa, che avrebbe rifiutato di firmare il nuovo contratto per Casalino, motivando il gesto anche con ragioni economiche (la richiesta di compenso da parte dell’ex portavoce). 
• Nonostante l’interruzione del rapporto formale con la Camera, Casalino continua ad avere un ruolo nel mondo della comunicazione del M5S, anche se con visibilità ridotta rispetto al passato. 
Le ragioni dichiarate
Casalino ha dichiarato che la sua assenza tra le candidature del M5S e il mancato rinnovo del suo incarico furono scelte “per non arrecare danno al Movimento o a Giuseppe Conte”, al quale rimane legato. 
Al contempo, molte fonti interne al partito segnalano che la sua figura fosse ormai troppo divisiva e che fosse percepita come legata a un’ala specifica (quella tonata su Conte) più che a un consenso trasversale dentro il movimento. 
Le implicazioni politiche
• L’allontanamento, seppur formale, di Casalino indica un’evoluzione degli equilibri interni al M5S: si segnala una distanza crescente tra il “vecchio staff” tecnico-comunicativo e l’attuale leadership parlamentare.
• Dal punto di vista della comunicazione, la mossa potrebbe essere interpretata come un tentativo del Movimento di rinnovarsi e allontanarsi dai volti più riconoscibili di precedenti leadership.
• Per Casalino stesso, la decisione segna una cesura nel suo percorso politico-professionale: da protagonista della comunicazione del governo Conte a “consulente esterno” in attesa di definire un nuovo ruolo o un eventuale ritorno più attivo.
Qual è il futuro?
Al momento non è ufficiale che Casalino abbia completato del tutto il suo distacco dal M5S: sembra però che il suo ruolo sia stato significativamente ridimensionato.
Resta da vedere se prenderà una posizione autonoma — magari verso un’attività più mediatica o di consulenza indipendente — o se proverà a tornare in prima fila politica in futuro.
Redazione




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