
Raz Degan: tra digiuno, deserto interiore e ricerca di sé si racconta alle IENE!!!
- Redazione

- 26 nov
- Tempo di lettura: 3 min

Raz Degan — attore, ex modello e personaggio televisivo noto al grande pubblico già dagli anni ’90 — è tornato al centro dell’attenzione non per un film o una fiction, ma per una scelta radicale e meditativa: un digiuno prolungato e uno stile di vita votato al contatto con la natura, alla ricerca di un significato più profondo dell’esistenza.
🧘♂️ Il digiuno come “reset”: 10 giorni solo acqua
Nel 2025, Degan ha raccontato di aver affrontato un digiuno di 10 giorni durante i quali ha consumato soltanto acqua. L’ha descritto come un’esperienza intensa: un “reset” per corpo e spirito, un modo per liberarsi dal superfluo, “sentirsi vivo” e riconnettersi con la natura.
Durante un’intervista nel salotto televisivo di La Volta Buona (su Rai 1), Degan ha spiegato che non è la prima volta che lo fa: per lui, da decenni, il digiuno – e in generale l’autodisciplina – servono a “sfidare la mente” e a mettere in discussione i propri limiti.
🌿 Vita semplice: piedi nudi, natura e deserto interiore
Il digiuno non è un episodio isolato nella vita di Degan, ma parte di una filosofia più ampia. Vive in un trullo nella Valle d’Itria, dove predilige una vita semplice: cammina scalzo, evita l’eccesso e cerca un contatto diretto con la terra e la natura.
Questo stile – che per lui rappresenta autenticità, libertà e presenza – include non solo digiuni, ma anche un profondo rifiuto delle dinamiche artificiali dei media e del “pilota automatico” che domina la vita moderna.
✅ I motivi e le intenzioni: “Pulizia” del corpo e della mente
Per Degan, il digiuno non è una moda né una gara di resistenza, ma un rituale per “riavviare il sistema operativo” di corpo e mente. È un modo per ascoltare sé stessi, liberarsi dai condizionamenti e trovare chiarezza interiore.
Spesso lo propone come un invito anche agli altri: recentemente ha lanciato sui social un digiuno collettivo di 48 ore, come esperienza condivisa di “reset” mentale e fisico.
⚠️ Critiche e allerta medica sul digiuno “fai da te”
Tuttavia, la scelta di Degan ha suscitato anche preoccupazioni. Medici, nutrizionisti ed esperti di salute avvertono che digiuni prolungati, soprattutto se fatti in autonomia e senza supervisione, possono essere pericolosi: carenze nutritive, stress metabolico, “effetto yo-yo” o persino rischi per chi ha patologie (cardiopatici, oncologici, ecc.).
Secondo gli esperti citati dai media, il digiuno non deve essere banalizzato come “moda”, ma trattato come una pratica seria che richiede attenzione medica e conoscenza scientifica; un uso superficiale — specialmente promosso via social — può essere dannoso.
🎯 Cosa rappresenta oggi Raz Degan: un simbolo controverso di ricerca e ritorno all’essenziale
Con la sua scelta di vita — digiuni, vita semplice, natura — Degan sembra voler restituire al concetto di libertà una dimensione diversa: non più il successo, la fama, il consumo, ma l’essenzialità, la consapevolezza, la connessione con sé stessi.
Al tempo stesso, la sua storia è anche monito: ciò che può essere trasformativo per qualcuno — se fatto in modo consapevole e responsabile — può diventare rischioso se preso come tendenza da emulare acriticamente.
In questo senso, Degan diventa una figura ambivalente: ispirazione per molti, allarme per altri. Ma sicuramente — volente o nolente — stimolo di riflessione: su quanto siamo pronti a rinunciare, su cosa significhi davvero “essere liberi”, su quanto il corpo e la mente possano, o debbano, essere messi alla prova.
Redazione




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