
Piero Armenti sospeso dall’albo: il motivo è l’uso del titolo per fini commerciali
- Redazione

- 6 giorni fa
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Il giornalista e imprenditore Piero Armenti — noto anche come fondatore dell’agenzia di viaggi Il mio viaggio a New York — è stato sospeso per un anno dall’esercizio della professione giornalistica da parte del Ordine dei Giornalisti della Campania. 
Perché la sospensione
La decisione disciplinare nasce dal fatto che Armenti avrebbe utilizzato il proprio titolo di giornalista — nome, voce e immagine — per promuovere le sue attività imprenditoriali: non solo l’agenzia di viaggi, ma anche un locale (“Bukies burger & cookies”) nel Casertano, come parte di un’attività commerciale. 
Secondo il Consiglio di disciplina, questa pratica viola l’Testo unico dei doveri del giornalista (articolo 10), che vieta l’uso del titolo professionale e dell’immagine personale per iniziative pubblicitarie o commerciali — salvo che tali iniziative abbiano “fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici o sindacali”. 
La posizione di Armenti
Durante l’udienza — svoltasi telematicamente mentre Armenti era a New York — il giornalista/imprenditore ha sostenuto di avere il diritto costituzionale di promuovere le sue imprese. 
Tuttavia, il Consiglio ha chiarito che è possibile svolgere attività imprenditoriali, ma non usando contestualmente lo status di giornalista come leva promozionale per quelle imprese. 
Possibili conseguenze
Oltre alla sospensione di 12 mesi, il Consiglio di disciplina starebbe valutando — in base all’inattività professionale prolungata — la possibilità di cancellare Armenti dagli elenchi dell’Ordine. 
Armenti ha comunque la facoltà di presentare ricorso entro un mese: il caso potrebbe approdare al Consiglio di Disciplina Nazionale. 
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