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MORTA SULLA A 22: CHI ERA STEFANIA PALMIERI

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 8 nov
  • Tempo di lettura: 2 min
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Secondo le ricostruzioni, l’auto guidata da Stefania, una Audi, ha improvvisamente tamponato un mezzo pesante – un tir o un’autobotte – che la precedeva. A seguito dell’impatto, la parte anteriore dell’auto è rimasta incastrata sotto il bilico, con conseguenze purtroppo fatali.

Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, i Vigili del Fuoco e la Polizia Stradale del compartimento di Verona per i rilievi.

Stefania, che era al nono mese di gravidanza, ha perso la vita insieme al bambino che portava in grembo ed era atteso a nascere a pochi giorni.





Chi era Stefania



  • Aveva 36 anni ed era originaria di Modena.

  • Lavorava nel settore della moda: risulta che fosse direttore delle risorse umane per un’azienda di abbigliamento a Dolo (Venezia) o comunque operava nel Veronese/Veneziano.

  • Faceva parte di una famiglia professionale: è figlia di Beniamino Palmieri, noto chirurgo ed ex professore all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UniMoRe).

  • Viveva fuori da Modena (risulta residenza/vita lavorativa tra Padova, Venezia) ma manteneva forti legami con la città d’origine.






Reazioni e conseguenze



La notizia ha suscitato grande cordoglio nella comunità di Modena e nei luoghi in cui Stefania lavorava. Il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, ha espresso «il più sincero cordoglio e la massima vicinanza alla famiglia, al compagno e agli amici in questo momento di dolore inconsolabile».

Sul piano della viabilità, l’incidente ha creato significativi rallentamenti e code tra Mantova Nord e Nogarole Rocca.

Le autorità stanno ancora ricostruendo la dinamica completa dell’incidente, per capire cause, responsabilità e circostanze precise.



Un pensiero nel ricordo



La perdita di Stefania e del suo bambino è una tragedia che colpisce profondamente: una vita spezzata all’alba di un nuovo inizio, una famiglia in lutto, una comunità che si stringe. Le circostanze — giovane età, imminente maternità, carriera in progresso — rendono l’accaduto ancora più doloroso.


Redazione

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