
Giulia Stabile: NON MI SONO MAI RIFATTA NULLA SMETTETELA
- Redazione

- 19 ott
- Tempo di lettura: 4 min

Giulia Stabile è diventata nota al grande pubblico vincendo la ventesima edizione del talent show Amici nel 2021. Da allora ha avviato una carriera come ballerina professionista e conduttrice, guadagnandosi una buona visibilità nel panorama televisivo italiano.
Con la fama arrivano però anche luci e ombre: l’attenzione mediatica comporta anche critiche, insulti, e attacchi spesso mirati al suo aspetto fisico, al suo percorso e alla sua immagine.
Le principali critiche ricevute
Ecco le tipologie principali di critiche che Giulia ha dovuto affrontare:
1. Presunti ritocchi estetici
Molti utenti dei social hanno insinuato che Giulia si sia sottoposta a interventi di chirurgia estetica o punturine per modificare viso e corpo.
Lei ha reagito pubblicamente smentendo: «Non mi sono mai rifatta nulla, smettetela» ha scritto sui social.
Ha precisato che i cambiamenti nel suo aspetto sono semplicemente legati alla crescita, all’età e all’evoluzione del corpo.
Questo tipo di critica va oltre il semplice commento estetico: implica una valutazione morale, sociale, riguardo al “valore” di una giovane donna dello spettacolo, e può essere percepita come un attacco alla sua autenticità o al suo percorso professionale.
2. Body‑shaming / critiche al corpo
Giulia ha raccontato che riceve commenti costanti sul suo corpo, sul peso, sui “cambiamenti” che il corpo di una giovane donna può avere con il tempo.
Ad esempio ha dichiarato: «Il mio corpo cambia. Le critiche? Mi feriscono» durante un’intervista.
In un video ha affermato che “commentare il corpo di una persona è da maleducati” in risposta a chi la attaccava sotto i social.
Questo fenomeno del body‑shaming è purtroppo molto comune tra personaggi pubblici, specie giovani donne, e riflette una pressione sociale forte sull’aspetto fisico.
3. Insulti, critiche sulla risata o sul modo di essere
Fin da quando era concorrente ad Amici, è stata oggetto di critiche anche per aspetti più semplici come la sua risata: definita “fastidiosa”, “isterica”, ecc.
Lei ha risposto in modo diretto: «Per tutte quelle persone che continuano a criticarmi: state perdendo solo tempo».
Queste critiche più “leggere” però non sono innocue — sono spesso il prologo di attacchi più pesanti e contribuiscono a costruire un clima di giudizio costante.
4. Accuse di “raccomandazione” o favoritismi
In un’intervista Giulia ha detto che sui social le attribuiscono l’etichetta di “raccomandata”, ovvero che avrebbe avuto un percorso privilegiato o agevolato.
Questo tipo di critica sminuisce la fatica, il lavoro e il sacrificio che un’artista mette nel suo percorso, e può essere particolarmente frustrante.
5. Gestione di un episodio controverso
È stata anche protagonista di una polemica riguardante una foto pubblicata su Instagram durante un soggiorno a Londra, dove appare su un muro memoriale dedicato alle vittime del Covid‑19: alcuni follower l’hanno accusata di mancanza di rispetto, nonostante le sue spiegazioni che si trattava di un gesto fatto senza malizia.
Questo episodio mostra come, in ambienti pubblici, anche un gesto non intenzionale può essere trasformato in critica sociale.
Come Giulia reagisce e cosa ne ricava
Giulia non ha fatto finta di non sentire le critiche: ha risposto pubblicamente, ha raccontato le sue emozioni, e ha cercato di impostare un rapporto sano con la sua immagine e con il pubblico.
• Ha affermato che il suo obiettivo oggi è accettarsi, valorizzarsi e superare le insicurezze, senza ricorrere alla chirurgia estetica.
• Ha dichiarato che il body‑shaming «mi manda fuori» quando le critiche al corpo si fanno troppo pesanti.
• Ha anche scelto di non alimentare inutilmente gli haters: «Il mio rapporto con gli haters deve cercare di non esistere… se rispondo è perché ho uno scopo, non mi piace dare odio».
• In un contesto più positivo: ha trasformato alcune critiche in occasione di crescita personale, diventando più consapevole dei propri valori e della propria immagine.
Perché queste critiche riflettono questioni più ampie
Le critiche rivolte a Giulia non riguardano solo lei come individuo, ma toccano diversi temi culturali e sociali:
• Aspettative sull’aspetto fisico: La giovane età, la visibilità televisiva, il mondo della danza e dello spettacolo sono ambiti in cui l’immagine corporea è spesso oggetto di scrutinio.
• Giudizi verso le donne celebri: Spesso le donne del mondo dello spettacolo ricevono commenti più aspri sugli aspetti estetici e sulla loro “immagine” rispetto agli uomini.
• La cultura dei social: I social media amplificano le critiche, rendendo immediato e spesso brutale il contatto con migliaia di persone. Commenti gratuiti, body‑shaming, insinuazioni diventano parte del “gioco” mediatico.
• Il valore del lavoro vs. le accuse di raccomandazione: Nel mondo dello spettacolo circola spesso la narrativa che qualcuno sia “famoso perché raccomandato”, sminuendo l’impegno e il talento. Nel caso di Giulia, lei ha sentito questa accusa.
• Crescita personale in pubblico: Quando qualcuno si fa conoscere giovane e diventa famoso rapidamente, le fasi di cambiamento fisico, emotivo, psicologico vengono vissute in pubblico e commentate. Giulia stessa ha detto che ha cambiato, è cresciuta, e che fa parte del suo percorso.
Qualche considerazione finale
• Le critiche non sono tutte uguali: alcune possono essere costruttive, altre sono semplicemente cattiverie gratuite. Nel caso di Giulia, molte delle critiche non riguardavano il suo lavoro di ballerina, ma il suo aspetto, la sua immagine, la sua “essere donna”.
• La scelta di rispondere o di ignorare è personale: Giulia ha scelto una via intermedia — riconoscere che le ferisce, ma cercare di non farsi definire da esse.
• È importante distinguere tra critica professionale (“qui puoi migliorare come ballerina”) e attacco personale o estetico (“ti sei rifatta”, “sei grassa”, “hai una risata fastidiosa”) — la seconda categoria è più pericolosa perché influisce sull’autostima e sul benessere.
• Il pubblico oggi è un’entità potente: può elevare, ma anche distruggere. I social amplificano tutto. Personaggi pubblici come Giulia devono gestire visibilità, ambizioni, insicurezze e critiche simultaneamente.
Redazione




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