
ERA IL 1988 RICORDATE I FIDANZATINI DI POLICORO? DOPO 37 ANNI…
- Redazione

- 5 nov
- Tempo di lettura: 2 min

La versione iniziale dell’accaduto ipotizzava un incidente domestico: una possibile folgorazione o inalazione di monossido di carbonio. 
Le indagini e i dubbi
Fin dall’inizio, la famiglia del ragazzo — in particolare la madre, Olimpia Fuina Orioli — ha manifestato forti perplessità sulla versione ufficiale, sostenendo che i due giovani non fossero morti per incidente ma che ci fosse qualcosa di molto più grave dietro. 
Nel corso degli anni sono emerse varie anomalie:
• Segni sul corpo dei giovani che alcuni esperti ritengono incompatibili con la tesi dell’incidente. 
• Perizie mai o poco approfondite, testimoni non escussi, tabulati telefonici o reperti non acquisiti o analizzati. 
• Denunce e richieste di riapertura dell’indagine che si susseguono da decenni. 
La posizione attuale
Dopo oltre 35 anni, il caso viene ancora definito un cold case. La madre di Luca ha chiesto la riapertura ufficiale dell’indagine e l’avocazione del fascicolo a una Procura generale diversa da quella di Matera. 
Una recente perizia medico‑legale depositata sostiene che Luca e Marirosa siano stati “vittime di un duplice omicidio mascherato da incidente domestico”. 
Perché il caso continua a suscitare interesse
• Giovani promettenti: entrambi studenti e con una vita davanti, la morte improvvisa in circostanze tanto ambigue ha colpito l’opinione pubblica locale.
• Ambiente di provincia, silenzi e dubbi: la zona del Metapontino, gli anni ’80, il sistema investigativo locale: tutti elementi che rendono la vicenda simbolica di molti misteri italiani.
• La forza della famiglia che cerca verità: la battaglia di Olimpia Fuina per la verità ha trasformato il caso in una lotta civile oltre che giudiziaria.
• Il contesto investigativo in evoluzione: con le nuove tecnologie medico‑legali, si riaprono scenari che fino a qualche anno fa sembravano chiusi.
In conclusione
Il caso dei fidanzatini di Policoro resta un mistero irrisolto: una tragedia che avrebbe potuto essere archiviata come incidente, ma alla quale molti chiedono verità e giustizia. Nell’attesa che le istituzioni decidano se riaprire o meno l’indagine, la memoria dei giovani Luca e Marirosa vive attraverso le domande che restano senza risposta.
Redazione




Commenti