
CAROLINA CRESCENTINI: ADESSO TE LA DEVI VEDERE TUTTA
- Redazione

- 23 ott
- Tempo di lettura: 2 min

Carolina Crescentini è nata a Roma il 18 aprile 1980 e ha costruito una carriera variegata che alterna fiction televisive, cinema e doppiaggio.
Dalle prime esperienze al Centro Sperimentale di Cinematografia, fino a ruoli più maturi negli ultimi anni, lei stessa dichiara: «Sfuggo alle etichette, mi piace spiazzare».
È apprezzata per la sua versatilità — dalla satira di Boris (dove interpreta “Corinna”) al dramma sociale, passando per il doppiaggio di serie uniche come Il Cercasuoni.
Pur essendo spesso sotto i riflettori, non sembra cercare la celebrazione: piuttosto, lavora sodo, seleziona i ruoli e mantiene un’attitudine professionale.
È quindi un profilo che coniuga popolarità e rigore artistico.
Un progetto che punta in alto
“Mrs Playmen” è la nuova serie originale italiana prodotta da Aurora TV per Netflix, composta da 7 episodi e in uscita il 12 novembre 2025. 
La serie racconta in forma romanzata la vita di Adelina Tattilo, pioniera dell’editoria erotica italiana, e il ruolo della rivista Playmen come strumento di cambiamento culturale in un’Italia degli anni ’60 e ’70 ancora fortemente moralista. 
Nel cast troviamo Carolina Crescentini nel ruolo di Adelina, affiancata da Filippo Nigro, Giuseppe Maggio e altri. 
La trama, sul piano narrativo, tocca temi come:
• la battaglia contro il conservatorismo sociale; 
• l’emancipazione femminile nel mondo dell’editoria maschile-dominio; 
• la trasformazione di un’impresa editoriale in crisi in qualcosa di avanguardistico. 
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Perché questo connubio funziona
L’unione di Crescentini + “Mrs Playmen” ha senso per diversi motivi:
1. Esperienza e versatilità – Carolina ha dimostrato di saper passare da ruoli leggeri a ruoli densi, da fiction satiriche a temi più seri.
2. Personaggio forte – Adelina Tattilo è un personaggio con carica simbolica: imprenditrice, donna in un mondo d’uomini, contro-corrente. Quindi serve un’attrice in grado di tenerne il passo.
3. Contesto storico-culturale ricco – La serie non è solo entertainment ma un affresco di trasformazione sociale: ciò richiede un tono curato.
4. Ampio pubblico potenziale – Da chi segue Carolina, a chi è interessato alla storia dell’Italia degli anni ’60-’70, all’universo delle riviste e del costume.
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Quali sfide e aspettative
• La fedeltà storica: come sempre in biopic/serie ispirate a fatti reali, c’è l’attesa (e il rischio) di “romanzare troppo” o di perdere particolari storici significativi.
• Il tono giusto: conciliare l’aspetto “erotico/editoriale” con la sensibilità contemporanea è un esercizio non banale.
• Il pubblico: può attrarre sia chi ama la storia italiana delle comunicazioni e del costume, sia chi vuol vedere un buon dramma televisivo.
• L’identificazione con un’epoca: moda, linguaggio, ambientazione – la serie deve convincere come evocazione degli anni ’70. 
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In conclusione
Carolina Crescentini, con il suo bagaglio artistico e la capacità di spaziare tra registri diversi, è la scelta giusta per un ruolo che richiede presenza, impegno e credibilità.
“Mrs Playmen” promette di essere uno dei progetti più interessanti della stagione televisiva italiana — punto d’unione tra intrattenimento, costume e storia sociale.
Per chi ama le storie vere trasformate in finzione di qualità, sarà da tenere d’occhio.
Redazione




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