
ACHILLE COSTACURTA: SONO STATO LEGATO PER GIORNI A LETTO HO RICEVUTO DIVERSI TSO
- Redazione

- 31 ott
- Tempo di lettura: 3 min

Achille Costacurta è nato il 2 ottobre 2004 ed è l’unico figlio di Martina Colombari e Alessandro “Billy” Costacurta. 
Fino a tempi recenti è stato spesso al centro dell’attenzione mediatica per vicende personali legate all’adolescenza, alla emergenza di dipendenze e al desiderio di cambiamento.
Il passato turbolento
Achille ha raccontato di aver vissuto un’adolescenza difficile: uso di droghe, problemi con la giustizia, un periodo in centro penale minorile e anche un tentativo di suicidio.
• A 17 anni, mentre era in un centro penale minorile a Parma per ragioni che lui stesso ha raccontato, ha tentato di togliersi la vita con sette boccette di metadone — “l’equivalente di 40 grammi di eroina”. 
• Ha ammesso di aver fatto uso di sostanze come mescalina e di sentirsi “in modalità Dio” nei momenti peggiori. 
• È stato denunciato nel 2023 per resistenza e violenza a pubblico ufficiale: un episodio a Milano in taxi in cui avrebbe colpito un vigile urbano. 
• Ha pubblicato sui social foto e video con immagini di soldi, bustine e commenti legati all’uso di stupefacenti, attirando forti critiche. 
Il riferimento al Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO)
In un’intervista recente, Achille ha dichiarato che tra le vicende più difficili c’è stato un TSO, un trattamento sanitario obbligatorio, accostato al suo periodo di forte crisi. 
È bene precisare cosa significa il TSO in Italia:
• È una misura che può essere applicata quando una persona presenta alterazioni psichiche acute, rifiuta le cure necessarie ed è impossibile intervenire con misure volontarie. 
• Viene disposto dal Sindaco, su proposta di medici, convalidato dal giudice tutelare entro 48 ore. 
• È una misura estrema, da usare solo quando non ci sono alternative meno coercitive. 
Nel caso di Achille, non sono stati resi pubblici i dettagli ufficiali del provvedimento: la dichiarazione è del giovane, che ha parlato della misura come parte del suo percorso di crisi e rinascita. Quindi non possiamo confermare tutti i particolari del TSO, ma è significativo che lui stesso lo abbia menzionato come punto di svolta.
Il percorso di rinascita
Negli ultimi mesi Achille ha dato segnali di voler voltare pagina:
• Si è trasferito in Sicilia, a Mondello, dove ha trovato un ambiente che lo aiuta “a respirare”. 
• Ha dichiarato di aver smesso l’uso di droghe e di voler costruire qualcosa di positivo, tra cui il sogno di un centro per ragazzi con sindrome di Down. 
• Ha riconosciuto pubblicamente gli errori fatti: “Sbagliando si impara, meglio ora che a 50 anni”. 
Riflessioni
La storia di Achille è un caso che mostra quanto anche chi nasce in un contesto agiato e con visibilità possa trovarsi fragilissimo di fronte a dipendenze, disturbi, e difficoltà personali. Il riferimento al TSO indica che non si tratta solo di “ragazzate”, ma di un disagio profondo, che ha richiesto interventi seri.
Questo non autorizza però una spettacolarizzazione del dolore: quando si parla di salute mentale, dipendenze o TSO, è fondamentale usare rispetto e cautela.
Conclusione
Achille Costacurta è una figura complessa: figlio di due famosi genitori, con una vita messa sotto i riflettori, ma anche un ragazzo che ha attraversato una crisi forte e che oggi sembra voler ricostruire. Il riferimento al TSO nella sua vicenda è emblematico: una misura estrema che suggerisce quanto la situazione fosse diventata grave, ma che mostra anche la possibilità di un cammino di recupero.
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